Perché gli scacchi ti fanno bene?

Giocare a scacchi fa bene, lo dice la scienza. La maggior parte dei benefici riguarda lo sviluppo delle funzioni cognitive del nostro cervello, come ad esempio la risoluzione dei problemi e il pensiero creativo, la pianificazione strategica e la capacità mnemonica. Senza contare che, in linea generale, giocare a scacchi implementa il nostro QI e la fiducia in noi stessi. Ah, è anche molto divertente!

Gli scacchi sviluppano la capacità di pensiero razionale

Logica e pensiero razionale sono asset del nostro cervello molto importanti. Per giocare a scacchi dobbiamo necessariamente riuscire a pensare fuori dagli schemi, per sorprendere l’avversario e arrivare allo scacco matto. Ecco, questo è il pensiero logico e razionale, che unisce fantasia e creatività.

Un buon giocatore è sicuro di sé

Fondamentale non dare segni di cedimento, perché la scacchiera è un vero campo di battaglia. La nostra forza mentale è fatta anche di fiducia in noi stessi, dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi e dei nostri limiti, così impariamo a vincere e a perdere, portandoci dietro questa abilità anche nella vita di tutti i giorni.

Giocare aiuta a combattere la demenza

Sì, gli scacchi sono una delle migliori medicine al mondo contro il deperimento delle nostre capacità cognitive, perché richiedono un grande sforzo mentale e un altissimo grado di concentrazione, utile per elaborare strategie di vittoria e per tenere a bada l’avversario. Il cervello funziona come un muscolo, dobbiamo allenarlo ogni giorno e ridurre così il rischio di malattie degenerative come la demenza e l’Alzheimer.

Imparare la virtù della pazienza

Ecco una qualità che abbiamo perso con l’evoluzione della specie, in particolare negli ultimi anni, a causa (anche) di una tecnologia che ci fa correre veloci in ogni ambito e in ogni istante della nostra giornata. La pazienza però è un grande strumento di apprendimento ed è foriera di grandi risultati. Tutte le grandi imprese sono fondate sulla pazienza.

Il gioco degli scacchi aumenta il QI

Tutti pensiamo che i grandi giocatori di scacchi siano dei mostri di intelligenza, e per lo più è vero. Quello che ignoriamo, però, è che l’alto QI dei giocatori non è una causa, ma (anche) una conseguenza del gioco. Giocare a scacchi allena il cervello, ci sono molti studi a riguardo, soprattutto sui risultati ottenuti nei test da bambini e ragazzi che giocavano a scacchi.

Imparare il valore della sportività

Gli scacchi sono qualcosa di più di un semplice gioco, sono un sporto straordinario, e si portano dietro da sempre i valori più alti dello sport, come il rispetto dell’avversario e l’accettazione della sconfitta. Non è un caso che nei campionati di scacchi sia obbligatorio salutare l’avversario prima della partita e ringraziarlo dopo, qualunque sia stato l’esito della battaglia.

Gli scacchi migliorano la vita

Potremmo continuare l’elenco molto a lungo e parlare di concentrazione, capacità spaziali, memoria, pensiero creativo e astratto, ma in fin dei conti giochiamo tutti a scacchi perché è divertente. E se ci alleniamo anche alla vita vera, quella della famiglia, degli amici e soprattutto del lavoro, tanto meglio: consigliamo a tutti questo gioco straordinario.