Quante ore al giorno (non) dovremmo giocare ai videogames?

Il tempo che passiamo davanti a uno schermo – smartphone, pc, TV – è aumentato moltissimo negli ultimi 10 anni, tanto che un grido di allarme è stato lanciato anche dalla scienza: non fa bene ai nostri occhi e neppure al nostro cervello. Quanto andavo a scuola – parlo di dieci e passa anni fa – i momenti di interazione con i media si limitavano a un po’ di TV il pomeriggio e a una o due ore con il joystick in mano. Adesso un bambino trascorre mediamente 7 ore al giorno davanti a uno schermo.

Vecchie pratiche e nuove abitudini

Da quando esistono le console i più giovani passano ore e ore davanti allo schermo a giocare, non è una novità. Il problema, oggi, è che le ore di gioco si sommano a quelle di smartphone (praticamente tutto il giorno) e va a finire che, facendo un calcolo approssimativo, un ragazzo di quindici anni passa più di dieci ore davanti alla luce blu di uno schermo. Ma quanto sarebbe il tempo giusto?

Il tempo trascorso davanti allo schermo

Secondo una ricerca condotta dall’Accademia Americana dei Pediatri, il giusto tempo che un bambino (fino a 5 anni) può passare ai videogames o davanti alla TV non deve essere superiore alle 2 ore. Mentre per un adolescente o per un adulto questo tempo si dilata e le ore diventano 5. Non è soltanto un fatto di occhi e luce blu degli schermi, ma ci sono diverse problematiche che concorrono: la postura, per esempio, dopo ore e ore sul divano, per non parlare delle conseguenze psicologiche causate dalla continua mediazione dei rapporti sociali.

I problemi dei gamer

Analizziamo in modo più approfondito le problematiche che lo stare ore e ore ogni giorno davanti allo schermo a giocare può portare nella nostra vita: se abbiamo visto che a livello fisico oculisti e ortopedici sconsigliano questa attività, anche gli psicologici si uniscono al coro, perché la depressione e l’isolamento sociale sono disturbi tipici dei gamer più accaniti. Per non parlare dell’obesità, dovuta allo stile di vita sedentario.

I pro e i contro dei videogames

Abbiamo analizzato i fattori negativi, ma non dobbiamo vedere tutto nero: i videogiochi infatti favoriscono lo sviluppo di aree del cervello che altrimenti non useremmo così spesso. Non possiamo demonizzare questa attività, ma come per tutte le cose dobbiamo pesare costi e benefici: se abbiamo abbandonato la nostra vita sociale, mangiamo cibo spazzatura e sacrifichiamo le ore di sonno per stare davanti allo schermo, sicuramente abbiamo un problema. Ma se giocare non influisce negativamente sulla nostra vita, perché smettere di farlo? Troviamo il giusto equilibrio e divertiamoci: questo è quello che mi sento di consigliare per la mia esperienza personale.